The Galactic Linkedin profile guide

Guida Galattica al profilo LinkedIn / Galactic Linkedin profile guide

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Benvenuto/a in questa guida per ottimizzare il tuo profilo LinkedIn! Esattamente come la guida al CV (che trovi qui ) l’obiettivo è quello di darti degli spunti utili per rendere il tuo profilo LinkedIn attrattivo ma soprattutto “keyword-friendly”. Essendo un social network professionale, lo scopo della guida è semplice: farti trovare (sempre che, ovviamente, tu voglia farti trovare 😜)! Se non sei in cerca di lavoro, questa guida può comunque esserti utile per meglio posizionare il tuo profilo, renderlo più professionale e può fornirti qualche spunto e curiosità.

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Indice

  1. Indicazioni generali
  2. Foto profilo e foto copertina
  3. La Headline
  4. Sezione Informazioni (about me)
  5. Le esperienze professionali
  6. La formazione
  7. Licenze e certificazioni
  8. Competenze
  9. Lingue
  10. Referenze
  11. Pubblicazioni
  12. Considerazioni-finali

1) Indicazioni generali

LinkedIn, nel mondo, conta circa 830 milioni di utenti attivi, di cui circa 16 milioni in Italia. Per il settore tech è, senza dubbio, lo strumento migliore che le persone che lavorano come recruiter/head hunters/talent acquisition usano tutti i giorni per trovare professionisti/e del settore IT. Prima di scendere nel dettaglio dei vari punti della guida, alcune considerazioni generali per iniziare al meglio:

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2) Foto profilo e foto copertina

Rispetto al CV, su LinkedIn la foto profilo è FONDAMENTALE (uno studio rivela che chi ha una foto profilo professionale ha 20x visualizzazioni del profilo rispetto a chi non ne ha). Usane una professionale (NO foto sgranate, NO fototessere di 20 anni fa, NO foto al mare..insomma hai capito), ti prego. Come ho scritto nella guida al CV, se non hai una foto anche un avatar o una illustrazione vanno bene. Ma anche qui, che siano professionali, non fatte con Paint, ecco. Riguardo l’immagine di copertina: non è a mio avviso fondamentale ma io la sfrutterei per dare un tocco di personalizzazione al tuo profilo: un pezzettino di codice? Una quote famosa? Un meme? Ecco, puoi usare l’immagine di copertina per “trasmettere qualcosa” a chi visita il tuo profilo. Sfruttala!

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3) La headline

Immediatamente dopo aver settato la foto profilo e l’immagine di copertina, bisogna porre la massima attenzione a quest’altra importantissima sezione, ovvero la headline: è la sezione testuale che si trova immediatamente sotto la foto, che di norma comprende il sommario e la posizione lavorativa attuale. Nell’immagine sottostante trovate un ottimo esempio, ovvero la headline di Patryk: un developer molto attivo su Linkedin e che a mio avviso ha un profilo estremamente curato in tutti i suoi dettagli.

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Ma perché la sua headline funziona? Semplice: fornisce in maniera veloce ma efficace una overview prima di tutto dello stack tecnologico che utilizza e conosce (nel suo caso sia per la parte FE che per la parte BE) ma anche un ulteriore spunto riguardo la sua passione per l’open source. Inoltre, e questa è una cosa importantissima, tutte le tecnologie/framework che ha inserito nella headline sono delle keyword (ricordi? Ne abbiamo parlato nell’introduzione) quindi, ad esempio, ricercando un dev che conosca sia TypeScript che React, i recruiter capiteranno sicuramente sul profilo di Patryk perché quel testo nella headline funge da parola chiave. A prescindere dalle keyword, la headline è a colpo d’occhio una delle primissime cose che si notano sul profilo: è uno spazio dove devi riuscire a comunicare in poche righe chi sei, cosa fai (ed eventualmente, cosa cerchi). Sfruttala AL MASSIMO!

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4) Sezione informazioni

Esattamente come l’about me sul curriculum, questa sezione sul tuo profilo è utilissima per fornire una overview approfondita delle tue esperienze lavorative, i linguaggi/tecnologie/framework che conosci e che utilizzi, obiettivi futuri, attività che segui giornalmente e perché no, anche informazioni che potrebbero sembrare poco utili (hobbies, cosa ti piace fare nel tempo libero, i libri che stai leggendo, le persone che segui, i progetti che sviluppi nel tempo libero) ma che forniscono a chi legge una vista più completa e dettagliata su di te. Ti riporto un esempio di una sezione informazioni estremamente dettagliata di un senior dev che ho fra i contatti:

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La sezione informazioni, così come compilata nell’esempio, contiene tutte le informazioni che servono ad un/una recruiter: una breve descrizione di sè e dell’approccio al lavoro, un elenco esaustivo di tecnologie/linguaggi/framework/software/metodologie (ed indovinate un po’? SONO TUTTE KEYWORD! ) ed anche ulteriori input riguardo la gestione del team, la capacità di seguire colloqui tecnici e l’abitudine al lavoro Agile. Prendi spunto!

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5) Le esperienze professionali

Che dire di questa sezione? È in assoluto una delle più importanti dell’intero profilo (se non LA più importante). Alcuni spunti utili a riguardo:

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6) La formazione

La sezione del profilo LinkedIn dedicata alla formazione viene spesso tralasciata, ma in realtà è importante tanto quanto le altre sezioni. È una delle sezioni, infatti, che viene “letta” dai vari filtri di Linkedin Recruiter nel momento in cui i recruiter impostano una ricerca mirata (ad esempio: uno specifico titolo di studio, una particolare università o uno specifico indirizzo). Quindi presta molta attenzione a questa sezione e compilala in maniera esaustiva. Inserisci quindi il nome della facoltà, l’indirizzo scelto, il voto di laurea, ed i nomi degli esami che a tuo avviso potrebbero essere affini al tuo percorso professionale.

Se stai frequentando una Academy/Bootcamp IT, ovviamente inserirlo ti farà apparire come studente di quella academy, e sicuramente aiuta nell’indicizzazione del tuo profilo (anche perché, scrivendo le parole chiave relative alle tecnologie/linguaggi che stai studiando, inserisci ulteriori parole chiave sul tuo profilo che, come avrai capito, sono fondamentali).

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7) Licenze e certificazioni

Personalmente, è una delle sezioni che leggo con più interesse e curiosità sui profili Linkedin che visito (ma io sono un animale strano, adoro leggere la sezione hobby sul CV quindi probabilmente faccio poco testo). Nota bene: non sono un tecnico, di conseguenza non riesco a carpire il reale “valore tecnico” di una certificazione x piuttosto che y ma, il fatto di avere certificazioni, attestati e licenze denota un certo approccio alla auto-formazione che a mio avviso è un plus. Ok, alcune aziende richiedono obbligatoriamente delle certificazioni (penso ad esempio alla Green Belt Six Sigma, ormai imprescindibile per le basi di un buon Project Manager, o le certificazioni cloud AWS/Azure/Google Cloud) per accedere alle loro selezioni o per un avanzamento di carriera, e questo ci sta.

Ma molto spesso, invece, non c’è alcun obbligo per un/una professionista di certificarsi e formarsi, sta semplicemente alla volontà del singolo di accrescere le proprie competenze e conoscenze in maniera “ufficiale”, con un certificato o una specifica licenza. Questo, personalmente, lo apprezzo moltissimo e lo trovo un ottimo spunto di conversazione durante i colloqui. Di conseguenza, questa sezione è assolutamente adatta per mettere in mostra la tua propensione all’apprendimento ed alla tua crescita professionale.

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8) Competenze

Una cosa che noto SPESSISSIMO sui profili LinkedIn che visito giornalmente è la scarsa cura di questa sezione, che in realtà è SUPER SUPER importante, assieme alla sezione sulle esperienze professionali. Qual è la parola di cui ho ampiamente abusato in questa guida? KEYWORD. Ecco, è esattamente la sezione competenze che alimenta in maniera decisamente importante il vostro comparire (o meno) fra le ricerche dei recruiter.

La sezione competenze DEVE essere curata e tenuta in ordine per vari motivi, ti spiego come:

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9) Lingue

Esattamente come per il CV, la sezione lingue fornisce la possibilità di comunicare la tua conoscenza di una o più lingue che non siano la madrelingua (nel nostro caso, ovviamente, l’italiano). Mi capita ad esempio di gestire selezioni dove è assolutamente obbligatoria la conoscenza dell’inglese (perché magari il team è internazionale, l’azienda ha clienti esteri, si sta espandendo fuori dall’Italia, etc.), di conseguenza dimostrare una conoscenza di una lingua straniera mi aiuta a capire se il profilo che sto visitando soddisfa quel requisito. Se hai certificazioni o attestati di lingua, è assolutamente ottima cosa inserirli nella sezione di cui abbiamo parlato prima, ovvero “Licenze e certificazioni”.

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10) Referenze

Ecco un’altra sezione che adoro visitare (sì, sono strano, questo lo conferma). Le recensioni sono un’arma potentissima che davvero in pochissimi sfruttano. È impossibile non avere un collega, manager, ex-capo, collaboratore, consulente esterno al quale poter chiedere una referenza (a meno che tu non sia il Grinch e non abbia amici, ovviamente). È davvero una richiesta che costa pochi minuti ed aiuta tantissimo ad arricchire il tuo profilo ed ad aumentare il tuo personal branding.

Fun fact: mentre visitavo un profilo di un developer (che, a prima vista, non mi convinceva particolarmente) ho notato che aveva ricevuto una referenza da un manager di alto livello che conosco bene. La referenza mi ha quindi spinto ad indagare maggiormente, contattando il developer che, infatti, durante il colloquio ha confermato l’attitudine e le skill che riportava la referenza positiva che aveva ricevuto dal manager. Probabilmente, se non ci fosse stata quella referenza, non lo avrei mai contattato!

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11) Pubblicazioni

Come per il CV un’altra sezione di tutto rispetto sono le pubblicazioni. Questa sezione non solo aggiunge importanza al vostro profilo e lo arricchisce, ma può rilevarsi un elemento di rilievo in diversi casi. Può infatti essere particolarmente apprezzata da aziende orientate alla ricerca e all’innovazione. Le pubblicazioni possono quindi dimostrare la vostra propensione e volontà in questo ambito.

Se avete pubblicazioni non esitate a metterle!

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12) Considerazioni finali

Se sei arrivato fin qui ti ringrazio, perché come puoi notare il dono della sintesi non mi appartiene (probabilmente lo avrai notato anche leggendo la guida al CV, che è ancora più lunga di questa). In realtà, per dovere di cronaca, ho volontariamente omesso moltissimi altri temi e funzionalità di LinkedIn a mio avviso interessanti ed estremamente utili (chi ti ha visitato il profilo, le visualizzazioni organiche dei post, l’uso degli hashtag, il profilo creator, l’algoritmo, il link nel post e nei commenti e molto altro ancora), ma l’ho fatto semplicemente per un motivo pratico, ovvero cercare di non appesantire questa guida con eccessivo nozionismo o tecnicismi verticali della piattaforma. Lo so, sei un dev, tu nei tecnicismi probabilmente ci sguazzi, ed hai anche ragione! Ma, ecco, l’obiettivo è rendere fruibili e “leggere” queste guide senza scendere troppo nel tecnico e scadere nella noia più totale.

Se non ti sei addormentato, grazie di nuovo!

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